Pisino – Croazia
Continua il tour dell’Istria e dopo avervi fatto conoscere Parenzo, oggi vi porto a Pisino o come si dice in croato Pazin che si è meritato l’appellativo di “cuore dell’Istria”.
Questa città ha origini remote e anche molto turbolente.
E’ stata costruita sulle rocce sopra una profonda grotta e proprio questa grotta è stata sempre il soggetto di storie, leggende e interessi.
Pisino è sempre stata un luogo di ispirazione fin dai tempi antichi; principi, condottieri veneziani, potenti imperatori e nomi noti della letteratura come Dante Alighieri e Jules Verne vennero a visitarla.
L’affascinante immagine della fortezza medioevale situata a 130 metri su uno strapiombo, ha inspirato lo scrittore Giulio Verne ad ambientare proprio in questo posto una parte del romanzo “Matthias Sandorf” pubblicato nel 1885.
Ecco la bellissima Pisino.
Pisino vanta il castello-fortezza meglio conservato in cui, nei tempi passati, veniva amministrata l’intera Istria.
A quel tempo tutto intorno al castello vi era un fossato al quale si accedeva attraverso cinque porte con ponti levatoi e dietro le mura della fortezza si sviluppava la cittadina.
Durante i secoli a venire Pisino subì una storia turbolenta: ci fù il predominio tedesconel 12° secolo, cadde sotto il controllo della casata austriaca degli Asburgo nel 1374 e durante la Repubblica Serenissima fu il teatro di numerosi attacchi violenti.
L’esercito veneziano attaccò ripetutamente Pisino, ma riuscì solo una volta a conquistarla nel 1508 quando l’intera contea fu occupata in meno di cinque giorni.
In quell’occasione fu invaso anche il castello.
Gli Asburgo riuscirono a riconquistare le zone perdute già nella primavera del 1510 per poi, dopo ripetuti attacchi da parte dei Veneziani, difendere con successo la città.
Ai conflitti armati si unì la peste e la minaccia di invasioni turche mentre nel grande incendio del 1584 a Pisino bruciarono 180 case.
Nel 1615 scoppiò un’altra guerra austro-veneta a causa della quale nel 1616 la vecchia Pisino fu distrutta.
Questa guerra fu combattuta in Istria fino al 1619.
Dopo queste notizie non troverete strano trovare all’interno della fortezza il leone di San Marco.
La Serenissima crollò nel 1797 e Pisino passò sotto il potere di Napoleone, il cui esercito conquistò l’Istria.
I francesi rimasero in Istria fino alll’abolizione del governo francese nel 1813.
l’Istria cadde sotto il potere dell’Austria mentre nel 1825 divenne una singola unità amministrativa denominata Distretto d’Istria con sede a Pisino.
Nella seconda metà del 19° secolo Pisino divenne uno dei centri della rinascita culturale croata, e furono fondate la Sala di lettura, il Ginnasio croato e la Casa del popolo.
Tutte queste istituzioni furono abolite quando, dopo la prima guerra mondiale, nel 1918 Pisino fu occupata e poi annessa all’Italia.
Dopo la capitolazione dell’Italia nel 1943, Pisino fu occupata dai partigiani e nel settembre dello stesso anno fu annessa alla Croazia.
Nel 1991, a seguito della dichiarazione d’indipendenza della Repubblica di Croazia, Pisino divenne il centro amministrativo della Regione istriana.
Oggi la fortezza è un museo che è possibile visitare e vale la pena farci un giro.
All’interno del cortile troverete anche un’installazione di sculture in ferro raffiguranti una mandria.
Sotto la fortezza c’è la grotta di Pisino anche chiamata foiba per il tristissimo uso che ne fecero durante il periodo di Tito.
E’ attraversata dal più grande fiume sotterraneo istriano il Pazinčica; l’acqua forma due laghi sotterranei collegati da un sifone che durante i periodi di abbondanti piogge non è in grado di deglutire tutta l’acqua formando di conseguenza nel canyon un vero lago lungo fino a 2 km.
La grotta di Pisino è un paesaggio significativo e come tale è stata posta sotto tutela: l’area protetta comprende il canyon, la voragine del torrente e la Foiba stessa.
A Pazin troverete anche la splendida Chiesa parrocchiale di San Nicola.
Fu costruita nel 1266 in forma originale con un’accentuata abside gotica; venne poi ricostruita durante il 15° e 18° secolo.
Nel corso del tempo la chiesa acquisì un presbiterio tardo gotico e cappelle rinascimentali che si aggiunsero alla navata principale, mentre venne investita da una vasta fase di ricostruzione in stile barocco nel 1764.
All’interno della chiesa potrete vedere la volta gotica del presbiterio dipinta nel 1460, da un anonimo pittore, con un ciclo di splendidi affreschi che nonostante non siano di mano celebre, per la loro qualità e la sintesi degli elementi del tardo gotico centro-europeo e rinascimentale italiano, appartengono al vertice delle pitture murali in Istria.
Accanto alla chiesa nel 1705 fu eretto il campanile alto 45 metri.
lucia dice
Interessante…bellissime foto…sicuramente un luogo che val la pena visitare!Grazie!
Lisa Mum Cake Frelis dice
Grazie Lucia!
Decisamente da visitare, è veramente belle l’Istria
Zone che non conosco e che ho visitato attraverso i tuoi racconti e le tue foto; molto bello Lisa! ??
Grazie Elisa!!! <3
bellissimi posti a me sconosciuti ,… questo tuo post racconta un sacco di emozioni ! ù
Brava Lisa !!! A presto
Grazie Claudia <3 a presto tesoro!
Quest’estate sono stata in Croazia per la prima volta, e ho capito che, oltre a essere veramente grande, è tutta da scoprire! Bello questo post, adoro i racconti di viaggi <3
A
Grazie Ale, se hai voglia di tornarci in Croazia fatti un giro da quelle parti è tutta da scoprire!