Mela cotogna del pesco giapponese.
Sulla mia pagina facebook ho fatto un toto ingrediente, per vedere se qualcuno indovinava cos’ erano questi frutti… qualcuno ha detto giustamente mele cotogne ma quando chiedevo “si cotogne ma di che albero…” nessuno sapeva dirmelo.
Sono mele cotogne piccole, verdognole che con la maturazione diventano gialle e hanno una particolarità: sono profumatissime, sono del cotogno giapponese!
Tanto è buono il loro profumo, tanto sono aspre di gusto che solamente con la cottura si riescono a mangiare anche se l’asprigno rimane lo stesso.
E allora a cosa servono? Per farci la marmellata e oggi vi spiego come.
Il cotogno giapponese e le sue proprietà.
Questo piccolo frutto ha delle proprietà particolari, è ricchissimo di pectina e lo potete utilizzare per fare le marmellate e confetture; il suo gusto da crudo è acido e asprigno ma con la cottura diventa più dolce.
Se volete realizzare immediatamente una confettura non dovete far altro che aggiungere alla frutta che volete una mela di cotogno giapponese e procedere come al solito con la vostra ricetta senza utilizzare pectina e dimezzando i tempi di cottura.
Se invece volete conservarvi le mele del cotogno giapponese come scorta di addensante di marmellate e confetture con la sua pectina naturale potete realizzare la mia ricetta e riporre la crema ottenuta in piccoli vasetti di vetro sterilizzati e aprirli all’occorrenza.
Il pesco giapponese, la fioritura e le mele.
La ricetta con le mele cotogne giapponesi.
Per realizzare la marmellata o confettura di mele cotogne giapponesi potete utilizzare il primo metodo che vi lascio nella scheda ricetta, se invece volete utilizzare le mele cotogne come pectina e addensante naturale utilizzate il secondo metodo.
marmellata di Cotogno giapponese
Ingredienti
Per la confettura di cotogno giapponese
- 1 kg di mele cotogne di japonica
- 500 gr di zucchero
- 120 ml di acqua
Per la base addensante per le marmellate e confetture
- 1 kg di mele di cotogno giapponese
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 limone spremuto
Istruzioni
preparazione della confettura di cotogno giapponese
- Per prima cosa lavate bene le mele cotogne perchè le utilizziamo con la buccia.
- Tagliare le mele a metà e togliere il torsolo e i semi, tagliare la polpa a pezzi ed eliminare eventualmente la parte di buccia se fosse rovinata.
- Mettere i pezzi di mela in un tegame largo dal fondo spesso e aggiungere l’acqua e lo zucchero e iniziate a cuocere a fiamma alta.
- Quando i pezzetti di mela e acqua iniziano a bollire, abbassare il fuoco e coprire con un coperchio il tegame.
- Lasciate cuocere per circa 1 ora mescolando spesso, prendere un frullatore ad immersione e ridurre in crema la polpa.
- Far cuocere ancora 2 minuti e poi riempire i vasetti precedentemente sterilizzati, chiudere i vasetti con il tappo e rovesciare il vasetto sottosopra per far creare il sottovuoto.
Preparazione della base Addensante per marmellate e confetture.
- Lavare bene le mele cotogne, tagliarle in 4/4 e eliminare i semi.
- In una pentola con acqua bollente immergere le mele e lasciarle sbollentare 3 minuti.
- Scolarle e farle raffreddare, quindi eliminare il torsolo.
- In una casseruola dal fondo spesso mettere le cotogne pulite, aggiungere lo zucchero e il succo di limone e cuocere per 5 minuti a fiamma media.
- Abbassare la fiamma e continuare a cuocere, sempre mescolando, per circa 15 minuti.
- Frullare con il frullatore ad immersione le mele cotogne e suddividere il composto ottenuto in tanti vasetti piccoli precedetnemente sterilizzati, si conservano tranquillamente 1 anno.
- Se volete congelare il composto utilizzate gli stampi da ghiaccio, una volta raffreddato congelate il composto negli stampi, a congelamento completato sistemate le pozioni in un sacchetto alimentare pen chiuso, si conservano in freezer per 6 mesi.
Questa che vedete sotto è la base addensante, pronta per essere conservata sia nei vasetti monoporzione che negli stampi da ghiaccio per congelarla.
Come dosi potete regolarvi in questo modo: cubetti di ghiaccio 6-8 pezzetti, per i vasetti ne uso uno intero per fare le conserve da aggiungere alla frutta, utilizzo i vasetti piccolini da 125 ml.
Con questa base i tempi di coagulazione della frutta si dimezzano, è come se usaste la pectina delle buste.
E queste invece sono le 2 preparazioni con le mele cotogne giapponesi, la base addensante e la confettura di mele cotogne giapponesi.
La confettura risulta più granulosa rispetto ad una qualsiasi altra confettura, come gusto assomiglia alla confettura di pere cotogne che ho fatto tempo fa.
Adoro questa marmellata perchè si sposa perfettamente con i formaggi oltre al classico burro sulla fetta di pane!
Dove potete trovare queste mele cotogne? Intanto potete provare a richiederle ad un verduraio di fiducia, altrimenti tenete d’occhio piante e giardini intorno a voi, il cotogno giapponese è molto usato per abbellire i giardini perchè molto resistente e bello da vedere in primavera… andate a chiedere se potete prendere le meline, tanto rimarrebbero li a giacere per terra inutilizzate!
Alla prossima
Giada dice
Mi ricorda quando da bambina le vedevo cadere dalla pianta di mia nonna.
Lisa Mum Cake Frelis dice
E la nonna non le usava?? che peccato!
sai, non avevo mai pensato ad usare uan cosrat di cotognata per addensare altre marmellate. io quando faccio una confettura aggiungo sempre una mela e mezzo limone, e la pectina me la prendo da lì 🙂 però voglio provare la tua dritta!
Lo facevo anche io prima di scoprire il cotogno giapponese, ora mi piace usarlo!
Ciao un po’ in ritardo rispetto alla ricetta del 2017 … faccio da molti anni la marmellata di pesco giapponese , quest’anno vorrei provare la tua ricetta , mi chiedevo se il peso che indichi è del frutto intero o no , se pensi che si possa usare anche uno zucchero integrale e se si se nella stessa quantità e se , nel caso si faccia la base per addensante, il sapore intenso di questo frutto possa cambiare il gusto del frutto principale . Grazie mille sin da ora per la risposta Salvatore
Ciao Salvatore, il peso dei frutti è da interi, quindi poi vanno puliti. Per quanto riguarda l’uso dello zucchero integrale non l’ho mai usato per le confetture, al massimo quello di canna per paura che modifichi appunto troppo il sapore; puoi provare tu eventualmente facendo metà dose di integrale e metà di canna. La base addensante l’ho usata per confetture speziate come quella di zucca e cachi e con quella di mele, dona ovviamente una nota particolare che ben si sposa, anche con fragole e albicocche è venuta buona poi ovviamente i gusti sono gusti e potrebbe non piacere lo spunto ma è davvero lieve.
Quanto è buona la marmellata di mele cotogne! E l’idea della base addensante è davvero molto utile!
Grazie!! per non utilizzare la pectina in busta!
Un’idea fantastica, non sapevo si potesse fare una conserva da utilizzare al posto della pectinia. Io in genere uso le bucce di mela o di limone potendo evito la pectina ma questo tuo suggerimento è fenomenale me lo segno se trovo questo genere di mele lo proverò. Grazie Lisa!
Se le trovi prova, altrimenti la cara mela e limone è perfetta!
Ringrazio per i suggerimenti .