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come fare il pesto con gli sciopeti

Pesto di silene nota anche come carletti, strigoli, sciopeti!

Marzo 14, 2019 by Lisa Fregosi 2 commenti

Pesto di silene vulgaris, erba spontanea da conoscere e gustare!

Quando si tratta di erbe spontanee, io ci vado a nozze!

Ho sempre amato andare in campagna, tra i prati e raccogliere quello che la natura ci dona… l’Italia è piena di ottime ricette con le erbe spontanee e mi spiace che a volte se ne perda la conoscenza perché non solo sono ottime ricette ma anche permettono di stare all’aria aperta per raccogliere le erbe che servono e avere maggior conoscenza del nostro territorio.

In Veneto ho scoperto i bruscandoli che amo raccogliere ogni anno quando spuntano; ma ci sono anche tantissime altre erette da utilizzare e fra queste, nel periodo primaverile, troviamo la silene vulgaris conosciuta in tutta Italia con nomi diversi come carletti, stridoli, sciopeti, sclopit, scrisioi, grisolò, litumn.

come fare il pesto con la silene vulgaris

Silene vulgaris, strigoli, scolpit, carletti, sciopeti…

Una pianta tanti nomi, questo avviene perché regione che trovi nome di pianta che cambia… ma la sostanza è sempre la stessa!

Mi piace sapere il nome con cui è conosciuta un’erba spontanea, infatti ho chiesto su Instagram e ne sono venuti fuori tantissimi nomi!

https://www.instagram.com/p/Bu6R0owl7V_/?utm_source=ig_web_copy_link

Ma la silene vulgairs dove la trovo e come faccio a riconoscerla?

La silene vulgaris è una piccola pianta alta al massimo 60-80cm, è una pianta perenne e ha dei caratteristici fiori chiamati bubbolino di colore bianco.

Fin dall’antichità è conosciuta per le sei proprietà mangerecce e il nome Silene deriva dalla parola greca sialon (saliva)per via della sostanza bianca appiccicosa che viene secreta dal fusto di molte specie di questa famiglia.

I calici rigonfi hanno la forma di un palloncino che nel tempo irrigidisce e alla fine dell’estate si possono far scoppiare battendoli con le mani, da qui deriva il nome Veneto sciopeti perché scoppiano!

La silene vulgaris, o strigolo, si trova in tutta Italia fino ai 500-600 metri di altitudine; fa capolino tra i prati, nei boschi radi e ai margini dei sentieri vicino a vigneti.

Il fusto ha un aspetto erbaceo con foglie lineare grandi e lanceolate, raccolte a ciuffi e dal colore verde con riflessi bluastri.

erbe spontanee raccolta silene vulgaris
silene vulgaris ricette

La ricetta del pesto di strigoli, carletti, sciopeti.

Questa è la prima ricetta che vi propongo, e si tratta di un pesto molto semplice e veloce che non richiede cottura; sappiate che la silene può essere utilizzata in tantissime preparazioni per via del suo gusto che assomiglia leggermente allo spinacio!

Vi proporrò anche altre ricette semplici e veloci perché ha veramente un ottimo sapore e questo è solo l’inizio del periodo di raccolta della pianta spontanea, potete raccoglierla facilmente fino alla fine di aprile o comunque fino a quando non fioriscono!

ricetta del pesto senza cottura delle strigoli o stridoli

la ricetta del pesto con silene vulgaris

Pesto di silene vulgaris

Lisa Fregosi
Il pesto senza cottura con l'erba spontanea silene vulgaris conosciuta anche come carletti, sciopeti, stridoli, strigoli, sciopet, scalpit.
Stampa ricetta Pin Recipe
Preparazione 10 min
frullatore 5 min
Tempo totale 15 min
Portata salse e sughi
Cucina Italiana
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

Ingredienti per il pesto di silene vulgaris o strigoli

  • 100 g silene vulgaris (stridoli, carletti, sciopeti)
  • 2 rametti basilico fresco facoltativo
  • 1 spicchio aglio fresco
  • 30 g mandorle spellate
  • 30 g noci sgusciate
  • 30 g pecorino o grana padano
  • q.b olio extravergine di oliva delicato

Istruzioni
 

Pulizia della silene

  • Prendere le cimette di silene vulgaris e eliminare la parte più dura del fusto tenendo le foglie e lavarle bene sotto acqua corrente fresca.
    Tamponare con un canovaccio per asciugarle e procedere alla preparazione del pesto.

Preparazione del pesto

  • Pulire lo spicchio di aglio e porlo nel frullatore o nel mixer.
    Aggiungere le mandorle, le noci, il pecorino e infine le foglie di silene e il basilico (facoltativo)
    Frullare a bassa velocità aggiungendo l'olio extravergine di oliva a filo, fino a quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati perfettamente creando una crema.

Note

La silene vulgaris può anche essere sbollentata 5 minuti prima di frullarla per eliminare il gusto un po ferroso che potrebbe avere a seconda del tipo di terreno in cui è stata raccolta.
Le foglie di basilico sono facoltative.
Keyword pesto

ricetta del pesto senza cottura delle strgtoli o stridoli

Conservazione del pesto di strigoli

Una volta ottenuto il pesto conservatelo per 2-3 giorni in contenitori di vetro con tappo a vite avendo cura di aggiungere dell’olio evo sulla superficie prima di chiudere il tappo.

Potete anche congelarlo tranquillamente, si conserva per massimo 6 mesi.

la ricetta del pesto con silene vulgaris

Alcune accortezze sul pesto di silene vulgaris

Quando fate questo pesto potrebbe risultare leggermente ferroso a causa del terreno dove avete raccolto la pianta, potete ovviare al problema sbollentando per 5 minuti in acqua bollente la pianta e raffreddandola poi in acqua e ghiaccio per fermare la cottura e il colore ottenendo così un pesto di verde intenso.

come fare il pesto con gli sciopeti

il pesto di silene vulgaris e la pasta all’uovo.

Dopo aver fatto il pesto l’ho messo subito alla prova con dei spaghettini all’uovo fatti in casa realizzati con la ricetta classica: 1 uovo per 100 g di farina.

Dopo aver cotto la pasta in acqua salata e averla scolata ho tenuto da parte 1 bicchiere di acqua di cottura e infine ho condito gli spaghettini con il pesto di stridoli aggiungendo poca acqua di cottura alla volta in modo da mantecarla bene.

Il risultato è eccellente, il pesto buonissimo e delicato e di un colore brillante che invoglia!

Una bella grattata di pecorino sopra e il pasto è assicurato!

pesto di carletti con pasta fresca all'uovo
pesto di carletti con pasta fresca all'uovo
pesto di carletti con pasta fresca all'uovo

la ricetta per il pesto di carletti con pasta fresca all'uovo

Vi aspetto la prossima settimana per altre gustose ricette con i carletti, stridoli, strigoli, sciopeti, scalpit….. voi come li chiamate??!!

firma

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Archiviato in:Ricette Contrassegnato con: erbe selvatiche, salse e sughi

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Info Lisa Fregosi

Commenti

  1. Donato Amatulli dice

    Dicembre 3, 2022 alle 5:29 pm

    Nella nostra zona li chiamiamo “culcid”. Li utilizziamo in frittata da soli o con gli asparagi selvatici, assieme alla pasta conditi e saltati in padella con olio, aglio, alici e spolverata di grana nel piatto. In oltre assieme alle altre alimurgiche cotte.do

    Rispondi
    • Lisa Fregosi dice

      Dicembre 3, 2022 alle 7:11 pm

      grazie dell’informazione sul nome, di che zona è?
      ripassati con aglio e alici devono essere buonissimi, li proverò sicuramente anche così, grazie!

      Rispondi

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